Si terrà nel posto noto ai soli Figli della Vedova, il IX giorno del IV mese del 6024 Anno di V.'. L.'., la Celebrazione Rituale del Solstizio d'Estate, nella simbologia del Sole: Fonte della Creatività, Luce della Saggezza, Creatore della Bellezza, Ispiratore dell'Intuizione, del Magnetismo e della Conoscenza, oltre che nella figura di San Giovanni Battista, suo Patrono, essendo Egli colui che ha consacrato tutta la sua vita e la sua esistenza al compito di aprire gli occhi delle genti alla Luce che è brillata nelle tenebre, Uomo che a questo percorso è rimasto fedele sino alla morte.
Seguirà Agape Fraterna a conclusione di un viaggio esoterico di tutte le Sorelle della Gran Loggia Italiana Scozzese Femminile nella simbologia della Luce, del ciclo delle stagioni, che racconterà il
momento in cui il Sole, lungo il tropico del Cancro, a mezzogiorno,
raggiungerà lo Zenith ed i suoi raggi cadranno perpendicolarmente sulla
terra permettendo il maggior numero di ore di luce, auspicando che Ognuna di elle possa custodire questa Luce e portarla nel mondo per il bene ed il progresso della Patria e dell'Umanità, oltre che di se stessa.
Era il primo giorno di Dicembre di 20 anni fa E .: V.: quando
venne costituita la Gran Loggia Italiana Scozzese Femminile, discendenza Piazza
del Gesù.
Ciò avvenne a seguito
dell'abrogazione dell' art. 11 della Costituzione da parte del Grande Oriente
Italiano, scelta che autorizzava le Proprie Sorelle a costituire una propria
Obbedienza, di sole Donne, quelle donne, come disse in occasione della
celebrazione del decennale la Gran Maestra Elisabetta Fatima Porchia 3.: 33°:
"...oneste, di sani
principi, libere da pregiudizi, superstizioni e tabù che cercano di ispirare
ogni loro atto ed atteggiamento unicamente alla propria coscienza, come al
cospetto di un giudice imparziale e severo".
A seguito dell'epidemia che
sta limitando il lavoro massonico presso i Templi e condizionando ogni
possibilità di ritrovarsi, il 1° Dicembre 2021 E.: V.: non si è celebrato il
ventennale ma, quelle Sorelle, consapevoli di quanto la Gran Maestra e loro stesse,
con umiltà, anelando al miglioramento, convinte che in Massoneria si entri per
ricevere la Luce, ma anche e soprattutto per donarne all'Umanità, ancor di più
in questo presente così tormentato, hanno deciso di non lasciare passare in
sordina un traguardo tanto inaspettato quanto meritato, organizzando per
Domenica 16 Gennaio 2022 E.: V.: una Tornata, in presenza per le sole cariche
indispensabili ad aprire i Lavori in Camera di Apprendista e da remoto per
tutte le altre Iniziate, dove verrà esposto quanto è stato fatto, non sempre di
così semplice, per arrivare a possedere quella Libertà, quell’Equità di Diritti
e Doveri, conquistata sul campo, per poter sedere agli stessi scanni degli
Uomini, utilizzare gli stessi Rituali e portare avanti gli stessi Principi, con
pieno e profondo convincimento dell’animo, con assoluta ed irremovibile
Volontà, con tenacia, con consapevolezza che le Donne, in Massoneria, avessero,
ed hanno, infiniti motivi per esserci.
Con
grande orgoglio ed infinità umiltà, valore su cui spesso pone l'accento la
Nostra Gran Maestra in Carica Elisabetta Fatima Porchia 3.'. 33°, in data 3
Marzo 2019, nella sala congressi dell'Hotel Ariha di Rende (CS) gremita di
Fratelli e Sorelle, ma anche di numerosi profani sempre più desiderosi di
interfacciarsi con la nostra realtà, si è presentato il primo Libro del Grande
Oriente Italiano, Obbedienza Piazza del Gesù, per volere in primis del suo
Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro Fr. Nicola Tucci 3.'.
33°, che ha aperto il convegno con un interessante e chiaro
intervento sul tema "il Ruolo della Massoneria nella società
moderna", sono seguiti i saluti dell'editore Falco Michele, ed i
contributi dei relatori quali il Prof. Gian Pietro Calabrò, la Dott.ssa
Simonetta Costanzo, il giornalista Guido Scarpino, il tutto magistralmente
moderato dalla dott.ssa Emilia Luigia Pulitanò.
Di seguito l'intervento al convegno della Serenissima
e Potentissima Gran Maestra della Gran Loggia Italiana Scozzese Femminile
Sr.'. Elisabetta Fatima Porchia 3.'. 33°, che ha dato
modo di far conoscere la nostra realtà con una lunga intervista riportata sul
libro "Il mistero Massonico" pregna di amore per l'Istituzione,
grande saggezza, innata umiltà e validi contenuti.
INTERVENTO
"Il tema del convegno, che apre un discorso sull’attualità della Massoneria e su ciò che rimane immutabile e sempre attuale nei suoi contenuti nelle sue finalità, non fa che ribadire ulteriormente ciò che per noi addetti ai lavori è scontato, cioè che nulla di ciò che ci è stato tramandato va disperso, ma deve essere incanalato e rivisitato per dare una luce più fresca e nuova a tutto lo splendore massonico.
Il libro che viene presentato nell’ambito di questo convegno, vuole raccontare solo la storia di un’Obbedienza in un momento in cui nel panorama massonico, tante e più di tante, sono le obbedienze che fioriscono ogni giorno nel prato verde della Massoneria.
Lo scopo è di far capire cos’è la tradizione, far capire che nulla si può inventare dall’oggi al domani in questo ambito; se il sapore deve essere quello di autentica massoneria, attraverso un excursus storico ben delineato nell’interno del libro dove si chiarisce anche la posizione della donna, da sempre pomo della discordia anche tra le varie obbedienze massoniche; ma noi donne che rappresentiamo già una realtà consolidata, vogliamo solo continuare a completare quel microcosmo che la persona umana rappresenta anche nella Loggia Massonica, senza clamore, in silenzio, con modestia e senso del dovere.
Le metafore che si usano molto spesso in Massoneria descrivono il lavoro dei componenti le Logge come un cammino arduo, difficile da compiere, perché carico di ostacoli, di impedimenti, dove il Massone deve lavorare su se stesso per sgrossare quella pietra che rappresenta la propria persona, allontanandosi sempre di più da tutto ciò che limita il perfezionamento, perseguendo una morale che prevede il rispetto di ogni essere umano, della sua libertà e cercando di applicare quanto più possibile il criterio dell’equità, per rendere tutti uguali davanti ai diritti ed ai doveri.
In tutto questo, la Massoneria è sempre stata ferma e chiara nel richiedere qualità e propensione dell’animo ai suoi componenti per raggiungere queste finalità e per acquisire quei valori che da sempre costituiscono i pilastri che reggono la Loggia Massonica e che, ancora oggi a distanza di secoli, rappresentano per l’uomo moderno un faro di luce da perseguire, una speranza sempre più attuale di vita migliore per le generazioni che verranno.
La Massoneria è una scuola di vita più che mai moderna ed attuale, perché abitua l’uomo a sapersi interfacciare con i suoi simili, con quella giusta dose di tolleranza, che consente ad ognuno di potersi esprimere in piena libertà, sapendo di non essere giudicato, ma accettato, anche se non compreso a volte.
Come una tartaruga, lentamente la Massoneria percorre la strada del tempo, senza fretta, ma inesorabilmente tende a progredire per adeguarsi ai tempi.
In tutto questo cammino, la donna ha affiancato mano mano l’uomo.
Non è partita insieme a lui.
Un lungo tratto di strada era già stato percorso dall’uomo, ma lei sta cercando di recuperare il tempo perduto per potersi interfacciare con lui in maniera sempre più consapevole.
La sua presenza, anche se potrebbe sembrare secondaria è, oggi più che mai, fondamentale, perché racchiude lo spirito della tradizione in quanto immagine della Madre Sacra per eccellenza e di tutte le Sacerdotesse che, fin dei tempi remoti, sono state il tramite tra l’umano e il divino e, soprattutto, immagine del nuovo in quanto contribuisce a creare armonia e offrire la propria sensibilità ed intuizione: doti prettamente femminili.
Tutto ciò nelle Logge serve perché il mondo si avvia inesorabilmente verso un’aridità di sentimenti e di palese egocentrismi.
Ogni uomo tende a chiudersi in solitudine, preso com’è dalla frenesia della vita moderna che non dà più spazio ai rapporti.
Coltiviamo ed alimentiamo la figura e la presenza della donna in associazioni come quelle massoniche, da ciò si può trarre solo beneficio, poi vivere in Loggia con i Fratelli o vivere un percorso da sole può essere secondario come problema, perché è importante arrivare ad un fine ultimo, tutto il resto è metodologia, anche se dal mio punto di vista e dalla mia esperienza, ritengo che le donne ancora debbano lavorare da sole, per recuperare quel tempo, quello spazio, quella strada che gli uomini hanno avuto la fortuna di utilizzare prima di noi.
In conclusione, vorrei esprimere questo mio personalissimo pensiero. In Massoneria la risposta più significativa che si possa offrire a chi domanda - “Chi siete”?; “Cosa fate nei Templi?”; “Non siete anacronistici con le vostre ritualità?” La risposta è una soltanto: quella che ognuno di noi, offre ogni giorno con l’esempio dei propri comportamenti e nella propria vita.
-La quercia chiese al mandorlo: “Parlami di Dio…”e il Mandorlo, fiorì.-
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