La "Questione" delle Donne e della Massoneria attraverso la
Nostra Storia

La Massoneria, almeno fino a ieri è stata appannaggio degli uomini; senza dubbio maschili sono le origini storiche più o meno acclarate e Noi, che invece siamo organizzate ed operiamo esclusivamente al femminile abbiamo la Discendenza Piazza del Gesù anche se, propriamente, dovremmo dire Discendenza Grande Oriente Italiano.

Questa obbedienza massonica riunificata il 25 maggio 1975 dal compianto Gran Maestro Pietro Maria Muscolo, non fu mai un'obbedienza mista anche se pose in primo piano la questione dell'appartenenza delle donne alla Massoneria, che già allora furono considerate ed organizzate come un corpo, se non proprio un ordine, a se stante se non proprio autonomo.

Il  Gran Maestro infatti, già nel suo discorso inaugurale ebbe fra l'altro a dire sulla questione della presenza femminile in Massoneria: "Sono profondamente convinto che la donna ha tutti i requisiti necessari per entrare in Massoneria con concetto paritetico agli uomini. Essa si è sempre inserita nei rapporti sociali e spesso lo ha fatto con viva autorità e prestigio. Posti di grande rilievo sono occupati con successo dalle donne nelle aziende, nelle professioni, nella politica, eccetera, apportando un notevole sviluppo della società e la risoluzione dei suoi problemi. Perciò oggi, in questo Congresso, è necessario che superiamo atavici pregiudizi e ammettiamo nei nostri Templi le donne, fonte di vita, di amore, di fratellanza che hanno dato e daranno un notevole contributo al potenziamento della nostra famiglia"

Da allora fece parte del Grande Oriente Italiano Piazza Del Gesù, l'Ordine delle Sorelle del Nilo che costituivano Logge Regolari di sole donne iniziate all'Arte Reale.
Il Governo dell'Ordine era a cura del Gran Maestro che lo delegava alla Grande Ispettrice Nazionale o Gran Diaconessa.

Le sorelle dell'Ordine erano tenute all'osservanza della Costituzione e dei Regolamenti del Grande Oriente Italiano con gli stessi diritti e doveri dei Fratelli della stessa Comunione con i quali però non svolgevano lavori rituali comuni, tanto è vero che l'art. 11 della Nostra Costituzione recitava al II° Comma: "Dette Logge debbono lavorare nel Tempio soltanto nelle giornate in cui non officiano Logge maschili".

I requisiti per l'accoglimento della Massoneria quali Sorelle del Nilo erano: la libertà intellettuale, una condotta morale ineccepibile nella vita privata e pubblica in modo da servire da esempio nel mondo profano, una posizione sociale chiara e stabile per potersi dedicare serenamente alla causa Massonica, una sincera fede in un Dio unico, le virtù della tolleranza, della costanza, della solidarietà e della discrezione. L'Ordine delle sorelle del Nilo era presente in tutto il territorio nazionale con Logge sparse nelle varie regioni in cui operavano le Logge maschili dell'Obbedienza.

La storia dell'Ordine ha avuto inizio il 25 maggio 1975 E.: V.:, appunto, allorchè la Gran Loggia Nazionale alla sua riunificazione fece propria la dichiarazione di principi di Giovani Magherini Graziani e che oggi coerentemente vogliamo, a noi stesse anzitutto, rammentare:
"I Massoni di tutta la Terra formano un'unica Famiglia, l'appartenenza ad una o un'altra Obbedienza è un mero atto amministrativo, perciò ogni Massone, regolarmente Iniziato, ha libero accesso in ogni Tempio della fratellanza ed ha diritto di esservi fraternamente ricevuto. La Massoneria accoglie nel suo seno tutti gli essere umani che abbiano i requisiti necessari senza distinzione di stato, razza, religione o nazionalità".

Una storia, quella dell'Ordine delle Sorelle del Nilo, che ha avuto una sua giusta fine e, com'è normale in Massoneria, una sua immediata rinascita il I° Dicembre dell'anno 2001 E.: V.: quando sempre la Gran Loggia dell'Obbedienza di cui facevano parte, abrogando il suddetto art. 11 della Costituzione, autorizzava le proprie sorelle a costituire una propria Obbedienza, nasceva così la Gran Loggia Italiana Scozzese Femminile discendenza Piazza del Gesù: un'Obbedienza di sole Donne, quelle Donne che, usando le stesse parole del Gran Maestro Pietro Maria Muscolo:
"Sono fonte di vita, di amore, di fratellanza, che hanno dato e daranno un contenuto notevole al potenziamento dell'Obbedienza femminile, della nostra Obbedienza e della Massoneria Italiana Universale, per il bene della Patria e dell'Umanità ed a sempre maggior Gloria del Grande Architetto dell'Universo".